Malizia | |
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Una scena del film |
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Titolo originale | Malizia |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1973 |
Durata | 98 min |
Colore | colore |
Audio | sonoro stereo |
Genere | commedia, erotico |
Regia | Salvatore Samperi |
Soggetto | Salvatore Samperi |
Sceneggiatura | Ottavio Jemma, Salvatore Samperi e Sandro Parenzo |
Produttore | Silvio Clementelli |
Casa di produzione | Clesi Cinematografica |
Distribuzione (Italia) | Cineriz |
Fotografia | Vittorio Storaro |
Montaggio | Sergio Montanari |
Musiche | Fred Bongusto (arrangiamenti di José Mascolo) |
Scenografia | Ezio Altieri |
Costumi | Piero Tosi |
Trucco | Mauro Gavazzi (trucco), Gilberto Provenghi (parrucco) |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Premi | |
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Con un sorprendente incasso di oltre 5 miliardi di lire,[1] è stata una delle più fortunate commedie erotiche all'italiana, il modello per innumerevoli film successivi, il maggior successo economico di Samperi[1] e l'affermazione di Laura Antonelli come icona erotica.
Indice
- 1 Trama
- 2 Produzione
- 3 Censura
- 3.1 Cast
- 4 Collegamenti ad altri film
- 5 Note
- 6 Collegamenti esterni
Trama
L'attraente domestica suscita però anche l'interesse dei due figli più grandi. Mentre il maggiore, il diciottenne Antonio, dopo aver visto respinte le sue insistenti attenzioni e aver scoperto le mire del padre si fa da parte, il quattordicenne Nino, profondamente infatuato della donna, le fa una corte incessante e ne ostacola il matrimonio con il padre, già osteggiato dall'arcigna nonna paterna, inventandosi le apparizioni del fantasma della madre defunta.
In una notte di tempesta, in assenza del "promesso sposo" Ignazio, recatosi dalla madre per ottenerne il benestare al matrimonio, Angela, esasperata dalla serie crescente di giochi erotici a cui Nino l'ha costretta, cede infine ai desideri del ragazzo e si concede completamente a lui.
Una volta soddisfatta la propria ossessione adolescenziale, Nino abbandona ogni interferenza e il matrimonio, così "benedetto", può essere celebrato.
Produzione
Samperi propose il film per due anni ai maggiori produttori e ad attori di primo piano come Tognazzi e Manfredi, senza esito.[1]Censura
Per gli standard moderni, il film è decisamente casto (anche se in TV appare sempre tagliato). Basta pensare che la protagonista si spoglia, ma solo dopo 70 minuti.Cast
Il produttore Clementelli avrebbe voluto come protagonista Mariangela Melato, ma Samperi spinse per la Antonelli, che aveva appena girato Il merlo maschio,[1] film nel quale l'attrice, che si mostra in generosi nudi, appare al vertice della sua bellezza.[2]Collegamenti ad altri film
L'anno dopo il successo di Malizia, Samperi ha tentato di replicarlo con Peccato veniale, in cui ha riproposto gli stessi interpreti (Antonelli e Momo), gli stessi sceneggiatori (Jemma e Parenzo) e lo stesso autore della colonna sonora (Fred Bongusto).Nel 1991, a distanza di quasi vent'anni, ne è stato realizzato un seguito fallimentare,[3] Malizia 2000, con lo stesso regista e gli stessi attori protagonisti, un film giudicato "patetico e imbarazzante",[4] rivelatosi un totale insuccesso al botteghino.[1] Per il film la Antonelli avrebbe fatto uso di farmaci topici somministrati sul viso da un chirurgo estetico che le avrebbero presto causato reazioni allergiche parossistiche e deturpanti, fortunatamente reversibili.
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