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vendredi 5 septembre 2014

Malizia


Malizia
Malizia-1973-Antonelli01.jpg
Una scena del film
Titolo originale Malizia
Paese di produzione Italia
Anno 1973
Durata 98 min
Colore colore
Audio sonoro stereo
Genere commedia, erotico
Regia Salvatore Samperi
Soggetto Salvatore Samperi
Sceneggiatura Ottavio Jemma, Salvatore Samperi e Sandro Parenzo
Produttore Silvio Clementelli
Casa di produzione Clesi Cinematografica
Distribuzione (Italia) Cineriz
Fotografia Vittorio Storaro
Montaggio Sergio Montanari
Musiche Fred Bongusto (arrangiamenti di José Mascolo)
Scenografia Ezio Altieri
Costumi Piero Tosi
Trucco Mauro Gavazzi (trucco), Gilberto Provenghi (parrucco)
Interpreti e personaggi
  • Laura Antonelli: Angela La Barbera
  • Turi Ferro: Ignazio La Brocca
  • Alessandro Momo: Nino La Brocca
  • Tina Aumont: Luciana Puglisi
  • Lilla Brignone: nonna
  • Pino Caruso: Don Cirillo
  • Angela Luce: vedova Ines Corallo
  • Stefano Amato: Stefano Puglisi "Porcello"
  • Gianluigi Chirizzi: Antonio La Brocca
  • Grazia Di Marzà: Adelina
  • Massimiliano Filoni: Enzino La Brocca
  • Wilma Aris:
Doppiatori italiani
  • Sandro Acerbo: Nino La Brocca
  • Rita Savagnone: Luciana Puglisi
  • Deddi Savagnone: Stefano Puglisi "Porcello"
  • Pino Colizzi: Antonio La Brocca
Premi
  • 3 Nastri d'Argento 1974: miglior attrice protagonista (Laura Antonelli), migliore attore non protagonista (Turi Ferro) e migliori costumi
Malizia è un film del 1973 diretto da Salvatore Samperi, girato ad Acireale.
Con un sorprendente incasso di oltre 5 miliardi di lire,[1] è stata una delle più fortunate commedie erotiche all'italiana, il modello per innumerevoli film successivi, il maggior successo economico di Samperi[1] e l'affermazione di Laura Antonelli come icona erotica.

Indice

  • 1 Trama
  • 2 Produzione
  • 3 Censura
    • 3.1 Cast
  • 4 Collegamenti ad altri film
  • 5 Note
  • 6 Collegamenti esterni

Trama

Laura Antonelli e Turi Ferro in una scena del film girata in piazza Duomo ad Acireale.

Angela La Barbera (Laura Antonelli) con i quattro membri della famiglia La Brocca.
Acireale, fine anni cinquanta. Il commerciante di tessuti Ignazio La Brocca, rimasto vedovo con tre figli da crescere, trova nella domestica Angela La Barbera, assunta dalla defunta moglie e arrivata da loro il giorno stesso del funerale della moglie, la donna ideale da sposare: un perfetto angelo del focolare, dai modi pudichi e dal corpo procace.
L'attraente domestica suscita però anche l'interesse dei due figli più grandi. Mentre il maggiore, il diciottenne Antonio, dopo aver visto respinte le sue insistenti attenzioni e aver scoperto le mire del padre si fa da parte, il quattordicenne Nino, profondamente infatuato della donna, le fa una corte incessante e ne ostacola il matrimonio con il padre, già osteggiato dall'arcigna nonna paterna, inventandosi le apparizioni del fantasma della madre defunta.
In una notte di tempesta, in assenza del "promesso sposo" Ignazio, recatosi dalla madre per ottenerne il benestare al matrimonio, Angela, esasperata dalla serie crescente di giochi erotici a cui Nino l'ha costretta, cede infine ai desideri del ragazzo e si concede completamente a lui.
Una volta soddisfatta la propria ossessione adolescenziale, Nino abbandona ogni interferenza e il matrimonio, così "benedetto", può essere celebrato.

Produzione

Samperi propose il film per due anni ai maggiori produttori e ad attori di primo piano come Tognazzi e Manfredi, senza esito.[1]

Censura

Per gli standard moderni, il film è decisamente casto (anche se in TV appare sempre tagliato). Basta pensare che la protagonista si spoglia, ma solo dopo 70 minuti.

Cast

Il produttore Clementelli avrebbe voluto come protagonista Mariangela Melato, ma Samperi spinse per la Antonelli, che aveva appena girato Il merlo maschio,[1] film nel quale l'attrice, che si mostra in generosi nudi, appare al vertice della sua bellezza.[2]

Collegamenti ad altri film

L'anno dopo il successo di Malizia, Samperi ha tentato di replicarlo con Peccato veniale, in cui ha riproposto gli stessi interpreti (Antonelli e Momo), gli stessi sceneggiatori (Jemma e Parenzo) e lo stesso autore della colonna sonora (Fred Bongusto).
Nel 1991, a distanza di quasi vent'anni, ne è stato realizzato un seguito fallimentare,[3] Malizia 2000, con lo stesso regista e gli stessi attori protagonisti, un film giudicato "patetico e imbarazzante",[4] rivelatosi un totale insuccesso al botteghino.[1] Per il film la Antonelli avrebbe fatto uso di farmaci topici somministrati sul viso da un chirurgo estetico che le avrebbero presto causato reazioni allergiche parossistiche e deturpanti, fortunatamente reversibili.
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